pioggianza con caldino del vento di fuori, la primavera non s’ha da far
Sempre ammesso che la colpa dei miei ultimissimi disturbi post-sonno sia davvero sua, purtroppo osservo (ma per fortuna riporto!) che la #primavera non sta essendo per nulla simpatica, in generale, in questi giorni recentissimi. È veramente una questione smerdatissima (nonché complicata, ma quello figurarsi), che va al di là delle stronzate del tipo di "oh nooo il polline mi fa detonareee"... 😭
Mi torna in mente oggi pomeriggio, anche se le osservazioni che fanno piangere sono relative più a ieri sera, perché ho dovuto temporaneamente interrompere la marcitura pomeridiana bellissima davanti al PC per andare a ritirare un pacco (...no spoilerz!)... e quindi c'è affrontare per diversi minuti la primavera senza la protezione delle mie pareti. 😩
Vabbé, stasera è relativamente normale (oserei dire troppo, visto il contesto tragico): c'è venticello, fa caldino ma non caldo, e fa freddino ma non freddo... Ieri invece non ci si è capito una mazza: la mattina niente di stano, ma poi tra pomeriggio e sera è avvenuto lo scatafascio... ma talmente incasinato che la restante parte di questo post merita un sottofondo climaticamente ben preciso:
Perché praticamente ho vissuto dei minuti allucinanti ieri sera, poco dopo il tramonto, dovendo scendere un attimo. Il cielo si era ingrigito già nelle ore precedenti, ma non al punto da farmi pensare male, anche perché l'aria era caldina... e infatti non avrei manco preso l'ombrello se controllando al volo il meteo sulla Mi Band non avessi visto "pioggia". Boh, sono scesa, e proprio immediatamente ha iniziato a piovere. 🚿
E nel mentre che non-godevo della pioggia, che per giunta era particolarmente "affilata" — non chiedetemi come, era molto sottile, poche gocce, non fitta, ma pungeva in testa, come se fosse acqua a più alta densità anche se pur sempre liquida — ma godendo di avere l'ombrello quando necessario, e soprattutto di non averlo preso a vuoto... c'era un'aria che sentendo meglio era caldissima, quasi da forno crematorio augustale. Insomma, il freddo del sole sparito, misto col caldo di questo vento immigrato — che si chiama scirocco non a caso, ma proprio perché ci rende tutti più sciroccati... 🥴