Stamattina ho temporaneamente riesumato il vecchio Huawei spaccato... non mi dilungo sui motivi, mi serviva un androide aggiuntivo piccolino appresso con me, fatto sta che è stato il peggior errore del mio ultimo mese, o giù di lì. Perde così tanti pezzi che è da non credere... non il telefono, che ormai è già distrutto al 100% seppur ancora funzionante, ma la cover a portafoglio. 📔
È un bel déjà vu, perché proprio l'anno scorso nel periodo primaverile si è verificato un simile inconveniente, con la cover del Samsung che era ritornata ormai petrolio... e la situazione che mi sono ritrovata qui oggi era per certi versi meno grave, ma per tutto il resto è estremamente peggio: la trasformazione a liquido è appena iniziata, e così la sfrantumazione della parte di gomma... ma su quella di tessuto non so neanche da dove iniziare... 🗿
Non avete idea della rogna. Avrò perso da stamattina a stasera non so quante particelle di questo tessuto di plastica simil-pelle, un po' dappertutto: in camera, nelle tasche, nello zaino, sull'autobus, in classe, e almeno 1 nel pranzo... oh beh, almeno 1 che ho visto e levato, forse qualcuna delle particelle di plastica intanto me la sarò mangiata. Roba gnammy, tutto sommato, ma è evidente che deve sparire al più presto; e rimarrò senza una cover per questo aggeggio, ma tanto è già rotto, per cui cosa vuoi che succeda... 😤
E insomma: c'è un ritorno alle origini del concetto stesso, con lo spacc di stasera, quindi forse un vero e proprio "internet checkpoint" per quei seguaci dello spacc che non sono qui dal giorno zero. Un'azione distruttiva immediata che ho commesso per togliere da mezzo questo merdino, qualcosa di ormai già condannato alla morte per tempi nemmeno troppo lontani... e dunque ho ridotto la cover in assoluti, incontabili brandelli!!! 💣💥
...E da qui arrivo al come mai pochi secondi dopo me ne sono pentita. Ha fatto tante di quelle particelle sulla scrivania, che muzunna, quasi pareva questa avesse contratto la rogna. Nel video mi sfogo già troppo, ma scuotendo off-camera (la memoria del telefono è piena, non potevo registrare troppo, ops) è successo proprio il disastro... quindi ho dovuto ripulire tutto, e ho perso tempo che potevo usare per cose migliori. E, nonostante questo, erano rimasti ancora dei bei "foglioloni" assieme ad ancora altre "briciole", che ho finito di togliere spostandomi nel lavandino. 👅
La verità dietro questo raptus, in parte forse anti-memewei, comunque, è molto meno filosofica: il fatto è che questa cover, per qualche motivo, non riesco proprio a convincermi di buttarla... È intrisa (letteralmente, visto che non è stata mai lavata; sarebbe impossibile) di troppi ricordi, e rappresenta alla fin dei conti un'intera epoca per me (pensate che vita di merda, se 1/6 o qualcosa del genere è rappresentato da questo letterale rifiuto, assieme al telefono che ci stava dentro)... 🔄
...Però, allo stesso tempo, se ce l'ho ancora funzionalmente intera non riesco a semplicemente convincermi di non usarla, anche se so già che poi me ne pento perché fa schifo sotto tutti i punti di vista — esteticamente, a livello tattile (è praticamente tutta gomma, al tatto da un sacco fastidio, e mi da l'impressione addirittura di seccarmi le mani), e come aura. E allora, basta, ho dovuto distruggerla per liberarmene (...per accettare di lasciarla a marcire nel cassetto, anziché attorno al telefono, per dire le cose come stanno). Voi, per favore, non fate come me, buttateli i rifiuti... 💔
Zamni. Super zamni. So che con me sembra un cliché il verificarsi di situazioni come questa, ma la storia sotto sotto è esattamente così, in questi ultimi giorni, ancor più che prima d'ora. È sempre la questione complicata che ogni tanto rispunta fuori eh, per intenderci, quindi da un lato nulla di troppo assurdo per gli standard del mio essere... però boh, bah.
Basicamente, nonostante le migliori intenzioni, mi sento così distratta che a tratti quasi non mi sento viva... E questa non è nemmeno troppo un'iperbole, perché mi sento come sospesa in un punto indefinito dell'asse del tempo sullo spaziotempo. Marzo è passato velocissimo, ma non in senso buono, quanto più nel senso che a primo impatto non mi ricordo affatto lo scandire dei giorni passati, se non per qualche momento chiave. E di questi primi giorni di aprile mi pare di averne vissuti praticamente giusto un terzo, gli altri come spariti.
Color che seguono i miei spacc con la dedizione dovuta avranno purtroppo notato almeno un sintomo del fenomeno, perché mi sta stranamente venendo persino poco da scrivere qui, ora. Non perché non ho voglia in generale, ma perché non riesco tanto a concentrarmi per tutti gli attimi necessari al giorno per fare post che non siano mai sloppa; principalmente per quelli a sfondo non strettamente personale, che hanno il loro intrigo ma sono ma giustamente dal feeling meno urgente, mi passa la voglia in frangenti di tempo molto specifici...
Sento che questo è anche perché è come se quella scintilla immaginativo-descrittiva, che dovrebbe portarmi ad alzare sempre di più l'asticella nello scrivere stranezze senza fine, si affievolisce in continuazione davanti ai miei occhi... Perché ho come l'impressione che, per la natura di Internet in generale, e per via di come una parte di pubblico potenziale su Internet nel mio caso non si concretizza mai in pubblico effettivo nello specifico, la mia roba non venga apprezzata sempre al 100%... quindi è tosta. Altre vie di condivisione dello spasso non ce ne sono, al giorno d'oggi, quindi, se questa è mezza fallimentare, dovrò accontentarmi di essere una fallita.
Se non altro — anche se non riesco a capire se questa mezza novità sia la causa delle mie ultime distrazioni di frequenza infragiornaliera, o piuttosto la conseguenza dell'implicito desiderio di fare qualcosa di diverso che abbia più senso del solito, avendo durata di vita maggiore seppur meno utilità oggettiva — sto provando a creare cose diverse, da rilasciare si spera prima della mia vecchiaia, ma che chiaramente mi richiederanno fin troppo lavoro... visual novel, come dissi.
Verranno mai lette da qualcuno, col surrealismo estremo che devo per forza ficcarci dentro? Arriveranno mai a completamento, piuttosto, visto che spesso mi zompano in mente sempre idee nuove, ma già solo pensare a svilupparne una alla volta (e così devo fare per forza, altrimenti davvero inizio solo cose senza finirle) è difficile? Almeno una? In questo mese o nel prossimo? Volendo puntare a giusto una manciata di ore di gioco come primi esperimenti, ma andandomi già ad impelagare con cose complicate tipo finali multipli?
Però, dai, la cosa non è così negativa come sembra: mi posso cinicamente rallegrare del fatto che sta andando più o meno tutto a rotoli... non solo la creatività, ma anche le robe più noiose e necessarie. Non che siano mai andate bene le cose con queste ultime, ma ora è tutto potenziato... è tutto in qualche incomprensibile modo frutto di una distrazione eterea e inidentificabile, che stranamente non viene da cose moderne come i social, e neppure dalla mia astinenza di antistaminico... ma da dentro la mia stessa anima!!!
C'era questo gioco intrigante (e non mi è ancora chiaro se sia spassoso o meno, ma senza dubbio è intrigante) uscito all'inizio di quest'anno... una roba che se fosse anonima e uscisse dal nulla, con personaggi mai visti, probabilmente nessuno se la sarebbe cagata neanche di striscio, ma il caso ha voluto che fosse del franchise di Ciao Gattino: Hello Kitty Island Adventure. 🤯
E quindi boh, tutto qui, probabile GOTY. Ne avevo sentito parlare non ricordo se poco prima o poco dopo l'uscita, ma fatto sta che costa quanto un tripla A dei vecchi tempi, e quando lo cercai questi mesi fa non lo trovai aggratis, quindi me ne dimenticai... fino a qualche giorno fa, in cui mi è tornato in mente, e dunque oggi l'ho cercato: ancora non è stato crackato per PC, perché c'è di mezzo il Denuvo di merda, ma si da il caso che sia disponibile per Switch... e quindi disponibile gratis a casa mia, ops. 🏴☠️
L'ho dunque scaricato, installato, avviato, e boh (di nuovo), ora se non mi passa la voglia lo proverò un po' meglio. Potrebbe diventare un nuovo #meme, per quanto è particolare, chi lo sa... le premesse sono varie e tutte buone:
Potrebbe rivelarsi estremamente difficile — hardcore, persino — e quindi inevitabilmente picco #gaming. Ho percepito la tremenda difficoltà quando sono atterrata sull'isola, ricevendo a schermo una notifica di dover cercare Hello Kitty, e ho impiegato 10 minuti per trovarla, perché la mappa si sblocca subito dopo questa missione e io giustamente senza guida ho scelto la strada sbagliata, per esplorare...
Al di là del gaming, associare Hello Kitty alla #pirateria (che diviene automatico in questo caso, visto che questo è il modo in cui mi sono procurata il gioco) ha quello stesso vibe da ragazza Tumblr edgy, che la associa al sangue, all'autolesionismo, alla violenza e più in generale alla malattia mentale... E mi sento come Spongebob che viene urlato in faccia da Squiddi che rimarca come tutto ciò non sia vero... quando io sono certa che lei nasconda cose molto oscure sotto quell'aspetto così innocente......
Stamattina sono un po' cucinata... Oh well, non che questa non sia la normalità per me, però purtroppo stavolta è proprio particolare. Devo fare delle analisi del #sangue, e quindi stamattina ho dovuto farmi fare il prelievo... alle 7 di fottuta mattina. Niente ansia, ovviamente, perché gli esami del sangue sono credo gli unici per cui non c'è bisogno di studiare neppure un minimo (nel senso, se le mie cellule lo falliscono e diventano unemployed non è un problema mio, ma loro), quindi io sto praticamente nel chill.
...Un po' troppo chill anche per i miei gusti però, subito dopo il prelievo, nonostante fosse appena una (1) siringa di sangue: tempo 15 secondi dalla fine e già non mi reggevo più in piedi, e stranamente tempo 1 minuto e ho iniziato a tremare, per cui menomale che l'atto vampirico era a domicilio. Certamente, un po' la colpa è stata anche del poco sonno avuto fino a quel momento, e dell'antistaminico preso la sera prima (è irreale quanto quella droga sia sconveniente...), e del non aver potuto fare colazione nei minuti poco precedenti al prelievo... Però mi sa che davvero non reggerei a fidanzarmi con un vampiro, se cedere così poco sangue tutto in un solo momento mi causa questo effetto...
Probabilmente, però, principalmente è stato il cazzo di sonno. Subito dopo questa cosa, infatti, ho fatto giusto metà della mia colazione, con l'intento di rimettermi subito a letto a mimire ancora, per poi svegliarmi definitivamente ad un orario più decente, e in qualche manciata di minuti mi sono infatti tranquillamente riaddormentata... pur avendo preso un pochino di caffè. E io a questo punto boh, non ho davvero più parole; non so se dovrei vergognarmi o vantarmi di avere così tanto il potere del sonno in pugno che neppure il caffè gnammi mi impedisce di tornarmene in coma, la #mattina presto...
Poi boh, niente di che. Ho dormito forse altre 2 ore e mezza, e alzandomi mi reggevo in piedi tranquillamente, ma ancora adesso non mi reggo in mente; questa è invece la conseguenza del sonno sufficiente ma spaccato, frammentato. Nel mentre, ho anche sognato non so quale cosa ultraconfusa, con alla fine una scena dove mi svegliavo nel letto ed era tipo l'una di pomeriggio, ma qualche istante dopo mi sono svegliata per davvero ed erano solo le 9... purtroppo. Ho continuato pure a dormire a quel punto, sperando magari di arrivarci veramente all'una, ma, ancora purtroppo, no: ho fatto giusto le 10, poi non riuscivo più a rimanere assopita... però le palpebre mi calano ancora adesso. (Sono fritta.)
Non le comprerò in questo istante, anche se prima o poi davvero dovrò procurarmi delle belle #calze a gatto (o da gatto? come si dice?), e onestamente non solo, perché parliamo di roba stilosa importante da avere nel guardaroba, ora che inizia a fare più caldo, magari anche per andare all'università a giugno...
Allora ho aperto AliExpress per vedere un po' i prezzi, che su Amazon queste meraviglie purtroppo non si trovano, e... boh, si va dai 3 agli 8 euro, con giustamente diversi gradi di qualità; quantomeno per le autoreggenti, mentre le normali hanno tutte stampe così merdose che non andrebbero proprio considerate... però, la cosa più intrigante sono le #recensioni...
La classica femcel schizopillata ha acquistato questo indumento in questo caso, recensendolo con 5 stelle e una descrizione normale, ma allegando una foto dove le indossa... di difficile decifratura, per così dire. A parte un dettaglio che I pretend I do not see, appiccicati in sovraimpressione ci sono 2 memini che nemmeno con Google Traduttore ho capito. Vabbè va, basta che il prodotto sia buono...
Tra ieri e oggi mi sento indecifrabilmente un po' così... perché, purtroppo, vivere coscientemente nell'irrilevanza statica persistente fa male. È tutto molto complicato e forse spiegare sarebbe pure inutilmente palloso, ma forse si può riassumere tutto dicendo che sono una "vera perdente gf" (...eccetto, come al solito senza "gf", visto che non sono la gieffe di nessuno, che neppure un mio clone 1:1 si metterebbe mai con me, bla bla bla).
Cioè... in realtà io mi sforzo di dormire di notte anziché di giorno... e il cibo spazzatura non è roba mia... e la mia stanza intera non è un casino, lo sono solo la scrivania con trecento cose e il letto mai fatto... però jobless è preciso. (Preferisco "unemployed", perché fa più tragico, ma pazienza.) Poi però, a differenza dello stereotipo in figura, non ho né un cazzo di Blåhaj né le calze a gatto... e, come si suol dire, mal comune mezzo gaudio, visto che neanche Soffu ha questi prodotti, però dovrei comprarli per ridurre la mia sofferenza.
Abbastanza gnammy la mattinata di oggi, per quanto pure questa strana forte: anziché una programmazione normale, come dormire fino all'una o boh, andare a messa, questa domenica mattina sono andata al cinema a vedere un film nuovo, uscito 3 giorni fa: La vita da grandi, diretto da Greta Scarano (regista debuttante), e in cui figurano come protagonisti due fratelli, Omar ed Irene Nanni.
Irene ed Omar, lui il fratello maggiore, sono belli che grandi, ma il film racconta non altro che il percorso di crescita da affrontare a tale età per diventare effettivamente adulti... perché la sorella ha la sua vita normale, ma il fratello è un tizio autistico che, a ben 40 anni, non è ancora riuscito a rendersi autonomo dai genitori per quanto riguarda le questioni pratiche, la roba di tutti i giorni. E il tema del film è proprio l'autismo cosiddetto di alto funzionamento, e le difficoltà subdole che questo porta non solo a chi ne è affetto, ma alle persone che gli sono vicine, che alcune volte sbagliano di grosso nel gestirle.
Il film si apre con Irene che si ristabilisce per diversi giorni nella casa dei genitori a Rimini, sostanzialmente perché la madre vive una situazione di salute problematica e deve andare in quel periodo ad approfondirla, e c'è bisogno che qualcuno, a parte la zia e la nonna, si prenda cura del fratello. Questo perché i genitori lo hanno fatto vivere per tutti quegli anni sotto una protezione estrema, che chiaramente non può venire a mancare da un momento all'altro, altrimenti sarebbe davvero la fine: Omar, per dirne una, non riesce neppure a lavarsi da solo, e ha solo un lavoro part-time con cui non riuscirebbe mai a sostentarsi.
Nel mezzo di un periodo già difficile tra amore e lavoro, tornando a casa Irene riceve addosso questa enorme responsabilità, che per lei è inizialmente un macigno. La madre in questo certamente non aiuta, con la sua personalità estremamente ansiosa e protettiva, che diventa persino prevaricante nel momento in cui qualcuno, come Irene stessa, si comporta in modo più libero e responsabilizzante nei confronti di Omar; principalmente, opponendosi alla possibilità che il figlio faccia quelle varie esperienze che sono tutto sommato normali, ma potenzialmente sovraccaricanti e difficoltose per un individuo con quel grado di dipendenza familiare — opponendosi al fatto che la vita è resa tale anche dai rischi.
Data una tale situazione, il doversi interfacciare in maniera così reale con il fratello diventa in realtà occasione di crescita personale per Irene stessa, che non sopporta l'idea di dover finire praticamente a fare da badante al fratello una volta che i genitori non ci saranno più, e quindi fa un importante sforzo. Inizia a fare quello a cui i genitori hanno palesemente rinunciato ad un certo punto del loro percorso, ossia cercare di capire veramente Omar e lasciare che abbia modo di sperimentare, e di sbagliare, con il desiderio non solo che lui possa diventare un adulto autonomo, ma una persona realizzata, un uomo felice.
https://www.youtube.com/watch?v=ndi_kCywOGY
Allora, in questo periodo in cui la madre è per qualche attimo fuori dalle palle, questo è esattamente quello che succede. La sorella scopre il talento praticamente nascosto del fratello per la musica, che aspira a diventare di professione quello che lui si autodefinisce, ossia "gangster rapper autistico" (ho riso). Questo è un sogno che tiene nascosto alla sua famiglia, condividendolo solo con altri ragazzi autistici conosciuti tramite un'associazione, e con la sorella che lo scopre dopo averlo pedinato, una sera in cui lui è uscito di casa senza dire nulla. La madre non gli permette infatti neanche di andare a cantare in un locale del posto con gente tranquilla, perché ha il terrore di cosa potrebbe provare il figlio nel fallire.
Durante la storia, infatti, si scoprono anche i momenti più oscuri del vissuto di Omar in questo senso, che hanno chiaramente influenzato la madre fino a farle sviluppare l'atteggiamento che ha. Come è in realtà abbastanza comune per le persone nello spettro autistico — che di solito hanno una ben più grande consapevolezza di sé di quanto appaia alle persone neurotipiche (ma anche di quanta queste ultime ne abbiano, aggiungerei personalmente), ma contemporaneamente delle enormi difficoltà nell'esprimere ordinatamente le proprie emozioni — è arrivato persino a considerare seriamente il suicidio per motivi relativamente stupidi, come l'essere stato rifiutato dal conservatorio, avendo alla fine rinunciato davvero solo per pigrizia.
Nonostante diversi episodi spiacevoli nel mezzo — come quando l'uomo si è fidato di un presunto senzatetto affamato, che sfruttando la sua ingenuità lo ha assalito e rapinato; o come quando si è lasciato convincere di tornare a casa dalla genitrice isterica, che si è precipitata fino a Bologna scoprendo che in quel momento avrebbe dovuto partecipare al casting del talent show a cui aveva evidentemente tanta voglia di partecipare, convinto dalla sorella che non bisogna arrendersi a quelle sconfitte che nella vita purtroppo arriveranno sempre — alla fine la storia si conclude piacevolmente. Omar ha ovviamente ancora del lavoro da fare, ma il periodo con Irene gli ha giovato tanto quanto ha giovato a lei stare con lui, da cui lei ne esce con prospettive diverse anche sulla propria vita.
Tutto sommato, questo è un film che ho trovato particolarmente emozionante, e in cui volente o nolente mi rivedo come Omar. Al di là di tutti gli spacc che mi capitano giornalmente, vedendo le cose in questa prospettiva devo riconoscere la fortuna che comunque ho avuto, da ahimè persona autistica, ad avere due genitori intelligenti, capaci e pazienti; non mezzi scemi, come invece non ho paura a dire che mi sono sembrati quelli dei due fratelli... tra la madre su cui ho detto già troppo e il padre che, rendendosi sotto sotto conto di come la madre esageri e che il suo metodo non è quello giusto, rimane comunque completamente passivo, andando appresso alla moglie. (Regà, se siete degli yesman fatevi il piacere, non vi sposate...)
L'errore enorme che i genitori di Omar Nanni hanno commesso, tutto sommato, è quello di essersi semplicemente arresi all'idea che non potessero fare nulla per la condizione del figlio, finendo per accettarla passivamente piuttosto che studiare, informarsi, accettare che la genitorialità è una questione complessa e avere quindi l'umiltà di abbassarsi ad impararla; non andare in base alle vibe, su quella che senza dati alla mano si pensa sia la strada giusta, ma che puntualmente non lo è. Ovviamente, in casi come questi il torto si accumula, diventando marcio: la madre dice più volte ad Irene che lei non accetta di imparare dalla figlia, che madre non è, come si fa il genitore, salvo poi doversi ricredere alla fine di tutto.
E insomma, è un'opera che consiglio senza dubbio di guardare. Sento possa essere sicuramente utile alle persone neurotipiche (quelle in buona fede, almeno) per capire una piccola parte (ahivoi, il buco del bianconiglio è profondo su questo argomento!) della realtà dell'autismo, ma comunque è una commedia in generale piacevole, pure se tocca note potenzialmente dolorose. Il film è ben fatto sotto questo punto di vista, perché è in realtà tratto dalla storia vera dei fratelli Damiano e Margherita Tercon, precisamente dal loro libro autobiografico "Mia sorella mi rompe le balle: Una storia di autismo normale"... ma probabilmente anche perché Yuri Tuci, l'attore che interpreta Omar ed anch'egli debuttante, è realmente autistico. (Irene invece è stata interpretata da Matilda De Angelis, a proposito della quale qualcuno su spacctorium fa commenti poco educati.)
Qualche curiosità scema, infine, c'è anche stavolta. Innanzitutto, anche in questo caso non conoscevo nessuno dei partecipanti al lavoro, per quanto le guest star inaspettate non sono mancate: in una delle scene finali, tra i 4 giudici del talent show appaiono sia Mara Maionchi, che però è un po' prevedibile visto il contesto della scena, e Ferzan Özpetek, che mi lascia spiazzata visto come l'ultimo e unico film che ho mai recensito qui fosse uno diretto da lui mesi fa. La regia mi è piaciuta per i dettagli curiosi, ad esempio quando un poster del famigerato talent show si intravede per strada in una scena prima che questo fosse introdotto (ed era così particolare che subito ho sentito che la storia ci sarebbe andata a parare)... o per via di come ci sono riferimenti inspiegabili alla Salernitana, come quando Irene racconta al fratello che il primo messaggio di invito ad uscire del suo ragazzo fosse stato per andare a vedere la partita (e mio padre ha ovviamente apprezzato queste reference). Un film veramente gnammy.
Mamma mia regà... oggi so 'nnata a #Roma centro coi miei, ma voi non c'avete n'idea del pandemonio che è successo, in queste relativamente poche ore. Ovviamente, aggiungerei, perché quando in famiglia si fanno piani per uscite di qualsiasi tipo pare sempre che i potery forty siano sempre due passi avanti a noi per sabotarci e, tuttavia puntualmente fallendo nel farci desistere, complicarci non di poco la vita. 🙏
Prima batosta è stata la sveglia presto di sabato, e io piango... ma quello era previsto, e quindi qui i famigerati poteri non centrano, ma è giusto dire tutti i dettagli. 💤
Il primo intoppo vero lo abbiamo avuto in stazione alla partenza allora, perché il cazzo di #Italo treno era guasto o chissà che altro problema aveva, quindi hanno dovuto sostituirlo o qualcosa del genere: 3 quarti d'ora di ritardo! 💖
Già ciò è stato abbastanza per mandare dunque a quel paese la tabella di marcia... si voleva fare non si sa cosa ad aver avuto tempo, ma data l'ora di arrivo si è avuto modo solo di fare un giro scrauso e poi andare a pranzare. 👅
Il pomeriggio abbiamo allora fatto il poco che era in realtà programmato per la mattina, e i guai parevano finiti... fino a quando non abbiamo saputo che l'Italo di ritorno avrebbe fatto 2 ore di ritardo (stavolta per guasti sulla linea!), e quindi anziché rimanere ancora abbiamo addirittura anticipato la partenza cambiando biglietti. (Salvini è così tanto uno spreco di ossigeno che è irreale, tra le sue responsabilità in qualità di ministro dei trasporti ci sarebbe quella di assicurarsi che i #treni non vadano a ramengo, e invece è fottutamente clueless... dove cazzo sta Mangione???) ❤️🔥
Allora facciamo per tornare più o meno verso Termini, passando per Via dei Fori Imperiali per qualche motivo, ma la strada era bloccata dalle guardie... perché, in qualche modo, i pentastellati con la loro manifestazione contro il riarmo sono arrivati fino a lì, anche se a quanto sapevamo sarebbero dovuti stare in tutt'altra parte della città. (Quindi, per colpa di Peppino, abbiamo dovuto fare un giro a lunghissimo, per una via tortuosa di cui non ricordo il nome...) 💣
In tutto questo poi, bestemmie bonus, a profusione, perché oggi la mia allergia è esplosa completamente... Ho pagato il classico prezzo in sonnolenza dell'anti-bomba preso ieri sera, ma per tutta la mattina non facevo altro che starnutire e secernere liquidi che vagamente ricordano muco, persino in treno, quindi malissimo; solo nel pomeriggio la cosa si è un minimo calmata (un minimo eh, sto comunque peggio di ieri). 🤢
L'unica magra consolazione in questo inferno sono le risate amarissime che sono uscite fuori dalla necessità di odiare contemporaneamente sia Salvini che Conte, per le colpe sopra elencate... E forse ci sarebbe da dire che non è poi tanto assurdo, visto che i due alla fine tanto diversi non sono — voglio dire, il primo è amico stretto di Putin, e il secondo crede stupidamente che in Europa si possa mantenere l'amicizia con Putin senza sacrificare la democrazia — ma questo #sabato è già abbastanza inguaiato, quindi non digresserò... 👻
Comunque boh, è da non credere quanto ogni volta Murphy abbia ragione: se le cose possono andare storte, lo faranno. E ok, l'unica cosa veramente programmata del giorno l'abbiamo comunque fatta, quindi alla fine non è andata malissimo, visto pure questo grande numero di imprevisti accumulatisi a nostro sfavore... però comunque si rosika. (Ah, ovviamente, l'idea di questa uscita, con tanto di acquisto dei biglietti del treno in sconto, c'è stata giusto qualche giorno prima che la manifestazione del Movimento 5 Stelle fosse annunciata... di tutti i giorni, guarda che "coincidenza"...) 🪱
Ieri ho notato (e non so perché solo ieri, visto che probabilmente c'è da almeno qualche settimana) una cosa particolare nel menu di ricerca di #Windows 10... non capisco come faccia questo merdino a cambiare forma da solo anche se nel mentre non ci sono nuovi aggiornamenti di sistema, ma qui digresso...
E no, la cosa strana non è il messaggio di cui non freca niente che consiglia di provare Copilot, seppur anche quello io lo abbia notato solo adesso... ma quei file (che aprii dal disco) nella "cronologia di navigazione di Edge". "TODO", dice l'icona... minchia. Ecco, visto questo è evidente che qualcuno alla #Microsoft aveva come compito "da fare" quello di implementare delle icone sensate in questa parte del sistema, ma ecco che non lo ha fatto, e questo segreto di pulcinella è stato appena trapelato in produzione... Ma non capisco come cazzo gli sia saltato in mente di usare questo elemento #placeholder (che ho il sospetto sia un'immagine, non testo) al posto di, non so... semplicemente tenere solo il nome del file per il momento??? 💀
Oggi, la mia pausa pranzo era di un'ora... e, forse perché non avevo nulla di sufficientemente interessante per distrarmi nel mentre, ma ho finito fin troppo subito il mio solito pranzo misero che nemmeno i carcerati; e, sicuramente complice la droga che prendo per evitare gli starnuti, avevo quella strana situazione instabile di abbiocco post-pranzo pur avendo ancora fame... Quindi, visto che non sapevo in che altro modo perdere 45 minuti, dopo averne spesi già i primi 40 a girare, ho semplicemente preso un (1) caffè, così durante la lezione assonnante sono potuta rimanere sveglia a distrarmi, anziché finire per distrarmi tramite zzz. 😇
A parte l'aver notato anche oggi che i pavimenti erano pieni di nuove macchie marroni, ma proprio spiattellate a profusione (anche in punti molto distanti da qualsiasi macchinetta del caffè, ma come cazzo è possibile...), che non capisco come faccia la gente a menarsi così tanto p' cuoll la bevanda... vedo che ancora non hanno aggiustato questo povero distributore, che sicuramente ha visto tempi migliori. (L'ho notato per la prima volta la settimana scorsa, ma chissà da quanto è così.)
Di marca Sigma ma, rispetto agli altri vicini e non, è veramente il peggio virgin. Che stracavolo è successo al display??? Perché sfarfalla in questo modo? E in video si nota, ma mai quanto stare lì di persona: se l'area è abbastanza al buio, magari perché il cielo è abbastanza nuvoloso, il #flickering continuo della luce che si riflette sul pavimento e nell'ambiente si avverte pure stando di spalle, o andandoci incontro da lontano. A funzionare funziona, e ok, ma non andrebbe comunque riparata, tipo? O non ci sono soldi per farlo, perché se ne sono spesi troppi per tagliare alberi che non hanno negli anni ricevuto la dovuta manutenzione? 🤥 (Porco caspito questa università quanto fa ridere con tutti gli #spacc...)